Il 22 Aprile 2021 si festeggia la 51esima Giornata della Terra. La manifestazione cerca di sensibilizzare i governi e l’opinione pubblica a livello globale circa la necessità intervenire con azioni urgenti e con l’adozione di comportamenti corretti in sostegno dell’ambiente, con lo scopo di salvare il pianeta.
L’Earth Day (Giornata della Terra) venne istituita nel 1970 per volere del senatore democratico Gaylord Nelson, un fervente ambientalista. Nel 1969, Nelson assistette al gravissimo disastro ambientale causato da una fuoriuscita di petrolio a Santa Barbara in California, e da allora decise di istituire una giornata in cui sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo i problemi ambientali. L’evento fu un enorme successo e vide ben 20 milioni di persone (il 10% dell’intera popolazione USA di allora) mobilitarsi scendendo in strada in tutti gli Stati Uniti.
Vent’anni più tardi, nel 1990, si tenne il primo Earth Day globale che coinvolse 200 milioni di persone in 141 paesi, portando alla ribalta i temi ambientali in tutto il mondo. Oggi l’Earth Day coinvolge fino a un miliardo di persone ogni anno in ben 192 paesi del mondo.
Il tema per il 2021 è “Restore Our Earth”, ripariamo la nostra Terra. L’obiettivo per il 2021 non si limita quindi a promuovere la riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’impiego di tecnologie verde e tecniche innovative, ma anche rimediare ai danni già causati alla Terra. Proteggere e ripristinare le risorse del nostro pianeta è una delle maggiori sfide del ventunesimo secolo. Le direttive presentate dall’Organizzazione delle Nazione Unite nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sono quindi vitali per superare questa sfida.
L’Agenda 2030 promuove un uso sostenibile delle risorse come “arma” primaria nella lotta contro uno degli effetti più diretti che le attività umane hanno sul nostro pianeta: il cambiamento climatico. Limitare il nostro impatto sul clima è proprio uno degli obiettivi inclusi nell’Agenda 2030, in quanto uno sviluppo sostenibile può aiutarci a combattere il surriscaldamento globale.
I cambiamenti climatici sono una delle cause principali della grave perdita di biodiversità che stiamo affrontando, e la maggior parte delle cause del cambiamento climatico sono riconducibili all’attività umana. Il tasso di aumento dell’anidride carbonica è quasi quadruplicato dai primi anni ’60 e non mostra segnali di riduzione; il livello di anidride carbonica in atmosfera è oggi del 40% maggiore rispetto all’era pre-industriale.
Nel 2018 il rapporto sui cambiamenti climatici dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha previsto che un riscaldamento globale di soli 2°C provocherà nel 13% degli ambienti terrestri la trasformazione da un tipo di ecosistema ad un altro (da foresta a savana e da savana a deserto per esempio), con un conseguente calo della biodiversità nell’ordine del 18% per gli insetti, del 16% per le piante e dell’8% per i vertebrati.
Tuttavia, così come le cause dei cambiamenti climatici sono responsabilità dell’umanità, lo sono anche le soluzioni. Attraverso una maggiore attenzione al ripristino di ecosistemi degradati e di salvaguardia della natura in generale, è possibile riportare un equilibrio negli ambienti naturali. È vero che solo il 3% degli ecosistemi terrestri è ad oggi ancora incontaminato, ma ciò non significa che non ci siano le condizioni e le opportunità per restaurare ambienti ed interi ecosistemi. Inoltre, una maggiore attenzione e consapevolezza nei riguardi dei cambiamenti climatici possono fare la differenza nel limitarne l’impatto sul nostro pianeta.
Cosa puoi fare per proteggere la Terra? Scopri 5 consigli utili
1. Sfrutta, ove possibile, i mezzi di trasporto elettrici
2. Dai alla tua casa un’impronta green (pannelli fotovoltaici, luci a led)
3. Acquista vestiti di seconda mano. Proteggi il portafoglio e l’ambiente
4. Mangia in modo più sostenibile, basta anche solo rispettare le stagionalità dei prodotti
5. Investi in Energie Rinnovabili e prodotti low-carbon
Fondazione A.R.C.A. integra misure sul cambiamento climatico all’interno delle proprie politiche, inclusi gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Insieme a Parco Natura Viva, Fondazione A.R.C.A. vuole consapevolizzare i visitatori, la comunità e lo staff riguardo le azioni che possono intraprendere per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Aumentare la consapevolezza tra i propri visitatori, la propria comunità e il proprio staff di cosa i giardini zoologici stanno già facendo, o pianifichino di fare, per ridurre l’impatto sul clima.
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“Salvare la Terra non è più solo un’opzione, ma una necessità”
-Krista Johanna Mikkonen-