La crisi degli uccelli canori

La crisi degli uccelli canori



Consumiamo la natura non solo per il nostro sostentamento, ma anche perché amiamo circondarci di essa. 

Uno dei casi più estremi ed eclatanti di questo fenomeno è rappresentato dalla tratta di uccelli canori nel Sud-Est asiatico, dove intere specie rischiano di scomparire a causa della domanda, in costante aumento, di uccelli da tenere in casa in una delle aree più densamente popolate del pianeta. 

Gli uccelli canori in Asia sono minacciati di estinzione a causa dell'eccessivo e fortemente radicato sfruttamento di uccelli canori selvatici per il commercio, le competizioni di canto, la medicina tradizionale e il loro utilizzo come cibo o come animali domestici. 

  • Tra il 2018 e il 2019 le stime riportano più di 45’000 uccelli vivi confiscati al traffico illegale in Indonesia. 
  • In Indonesia, solo nel gennaio 2021, sono stati sequestrati più di 11’000 uccelli selvatici, tra questi più del 50% sono uccelli canori (per saperne di più leggi la notizia qui


Per raccontare più da vicino questa situazione, ci siamo rivolti al dott. Simon Bruslund, co-fondatore del Silent Forest Group, un’organizzazione che, all’interno della EAZA (Associazione Europea Zoo e Acquari), si occupa di promuovere e rendere consapevole il pubblico e gli stessi zoo riguardo la problematica del commercio insostenibile di uccelli canori in Asia, per scoprire e cercare di capire cosa vi sia dietro queste attività e come si possa cercare di limitare l’impatto sulle specie di uccelli del Sud-Est asiatico, e non solo. 




Il Parco Natura Viva ospita una delle specie maggiormente coinvolte in questo traffico illegale, proprio a causa della sua straordinaria bellezza. Lo Storno di Bali, infatti, presenta un piumaggio bianco puro e una striatura blu sull’occhio che lo hanno reso molto richiesto dai collezionisti.  

Tutti gli individui in natura derivano dai tentativi di reintroduzione, spesso falliti a causa della rapidità di cattura da parte dei bracconieri.
Grazie all’azione coordinata degli zoo, la popolazione in ambiente controllato è al momento stabile e conta circa 1000 individui. Questo numero permette di mantenere la specie fino a quando non sarà possibile contrastare le gravi minacce che affronta in natura. 
 
Il Parco Natura Viva, in collaborazione ad altri zoo d’Europa, ha partecipato alla campagna Silent Forest con l’obiettivo di dare un contributo concreto alla salvaguardia delle specie di uccelli canori nel Sudest asiatico attraverso la raccolta di fondi per finanziare le ricerche scientifiche in situ e le attività di sensibilizzazione sulle minacce che queste specie incontrano quotidianamente nei Paesi di origine. 

Per saperne di più, vai alla pagina del sito della campagna www.silentforest.eu






 

Sostieni questo e altri progetti di Fondazione A.R.C.A. per proteggere l’ambiente, le specie animali e il futuro del nostro pianeta. Ogni aiuto, anche il più piccolo, può fare la differenza per la salvaguardia della biodiversità. Scopri come donare cliccando qui 

tasto-dona.png